2015-12-06

Recensione: "Dopo il nero della notte" di Cristina Rava

Recensione "Dopo il nero della notte" di Cristina Rava

Ciao miei cari lettori e mie care lettrici!
Ben tornati/e sul mio blog!
Oggi sono qui per parlarvi della mia ultima lettura, un giallo dell'autrice Cristina Rava intitolato "Dopo il nero della Notte".
Iniziamo subito.

LA COPERTINA:

 
 
LA TRAMA:
 
Fulmini e saette squarciano il cielo seguiti da assordanti tuoni.
Nell'ascensore della vecchia biblioteca, nella tenebra totale, un uomo scivola contro lo specchio e muore.
Accanto a lui, due polverosi libri dalla pagine ingiallite.
Il caso viene affidato al medico legale Ardelia Spinola, che conosce bene le procedure da seguire e i protocolli a cui attenersi. Ma a lei piace fare di testa sua. E' impossibile mettere a tacere il suo istinto da investigatrice. Soprattutto ora che Ardelia ha bisogno di tenere la testa occupata.
La sua vita è stata sconvolta da qualcosa che non credeva potesse capitare a lei, che non è più una ragazzina: un incontro speciale.
Arturo, manager di successo che all'improvviso ha lasciato tutto per fare l'apicoltore.
Con lui condivide l'amore per i gatti: i migliori amici di Ardelia.
Quando si scopre che la vittima è un bibliotecario appassionato di testi antichi, la dottoressa è sicura che dietro a questo caso si nasconda qualcosa di misterioso.
L'uomo, prima di trasferirsi nella cittadina ligure, era un professore universitario stimato in tutta Europa.
Un evento importante deve averlo portato a rinunciare alla sua carriera.
Non ci sono molti elementi su cui indagare, ma Ardelia ha dalla sua quel fiuto che non la tradisce mai.
Ha la sua pista da seguire. Una pista in cui l'aspettano sconcertanti scoperte.
Una pista pericolosa in cui è facile perdersi quando il buio è più cupo dell'oscurità della notte.
Cristina Rava regala ai lettori una protagonista forte e indipendente. Un medico legale con il vizio dell'investigazione.
Una donna che adora i suoi gatti, ma non riesce ad aprire il suo cuore all'amore.
Sullo sfondo dei suggestivi paesini dell'entroterra ligure, Dopo il nero della notte trascina il lettore in un vortice di rivelazioni inaspettate e colpi di scena, di gelosie e bugie, di sentimenti intensi e passioni ritrovate.
 
LA RECENSIONE
 
Innanzitutto, questa è stata la mia prima esperienza con un libro giallo, perché come tutti sapete io leggo sempre e solo il genere rosa con i suoi vari sottogeneri.
Come prima esperienza non è stata malvagia, ma nemmeno super bella, una via di mezzo insomma.
Questo volume per metà mi ha affascinata e fatta passare ore piacevolissime immersa nella vita di Ardelia e per la parte restante non mi è piaciuto particolarmente.
 
"Dopo il nero della notte" è ambientato principalmente ad Albenga, e nei dintorni (vengono presentate altre piccole e graziose località come Ceriale, Alassio, Loano, Piave, ecc.) e successivamente in una cittadina in provincia di Cuneo, Ormea.
La protagonista di questo libro è sicuramente il medico legale Ardelia Spinola, donna di mezza età, forte, coraggiosa, indipendente, testarda, simpatica, ilare, schietta, amante dei gatti, con il pallino per l'investigazione e poco aperta verso nuove esperienze, quali un nuovo amore nella propria vita.
Il co-protagonista, è la vittima del caso presentato nella vicenda, ovvero Ludovico Drovetti, uomo colto, serio, generoso, misterioso e innamorato di due donne altrettanto misteriose. 
 
La vicenda si apre con Ludovico, ferito ad un fianco a causa di un colpo d'arma da fuoco.
Il povero subito dopo esser stato ferito corre a casa, nell'oscurità della notte illuminata solo da lampi, per medicarsi e successivamente si reca nella biblioteca presso la quale lavora, per recuperare due libri molto antichi e preziosi per lui.
Recuperati i due volumi entra in ascensore, per andare al pronto soccorso, ma preso dalla stanchezza si corica a terra nell'ascensore e quell'ascensore sarà proprio l'ultimo luogo che i suoi occhi vedranno.
La morte è stata causata da un'emorragia interna e a determinarlo è la nostra protagonista.
Finita l'autopsia al corpo della vittima, Ardelia ha legalmente terminato il suo lavoro, ma nonostante ciò lei non chiude il caso, anzi indaga per conto suo aiutata dal suo amico e commissario Ugo Bottini che le passa alcune informazioni riguardanti il caso Drovetti per facilitarle l'investigazione non concessa.
 
Durante le sue indagini personali, Ardelia conoscerà uno dei più stretti amici di Ludovico che successivamente diventerà il suo moroso, come lo chiama lei, sto parlando di Arturo Granero, un alchimista e apicoltore.
Subito, il medico legale sospetta di Arturo, ma successivamente si renderà conto che lui con la morte di Drovetti non ha proprio a che fare.
 
Nel corso della vicenda, conosceremo molti personaggi, alcuni amici di Ardelia, altri possibili assassini della vittima.
E Ardelia, senza rendersene conto avrà modo moltissime volte di interagire con l'assassino del professore.
 
La vicenda si chiude con la soluzione del caso, che avverrà proprio verso le ultime pagine, e con una domanda lasciata in sospeso volutamente dalla Rava.
Il caso avrà una soluzione insolita, e solo chi è dotato di un forte sesto senso riuscirà ad intuire il colpevole.
Io personalmente ci ero andata vicina.
E la storia della vita di Ardelia avrà a quanto pare un lieto fine.
 
LA RECENSIONE:
 
Il libro digitale ha 288 pagine, e costa 9,99€, ed è la versione che io ho letto.
Quello cartaceo ha un costo di 16,40€. Ed è della casa editrice Garzanti.
Il libro è composto da 12 capitoli, molto lunghi, primo aspetto che non ho apprezzato particolarmente.
 
Ho trovato il libro noioso, lungo, pesante e dal ritmo lento all'inizio.
Ogni volta che lo prendevo fra le mani per leggerlo, passava un'ora e gli occhi mi si chiudevano da soli per la vicenda troppo piatta, per la scrittura troppo fitta, senza mai un punto e a capo.
Ma andando avanti con la lettura ci si fa l'abitudine a questi piccoli difetti e la vicenda inizia a entrarti nell'animo e a farti passare ore piacevolissime, immergendoti letteralmente nella vicenda.
 
Questo libro, non l'ho letto per mia scelta, per mia volontà, ma è stata una proposta della mia professoressa di lettere, che una volta al mese assegna alla mia classe un libro da leggere, proponendo ogni mese un genere letterario differente e alcuni scrittori per lei molto bravi.
Questo mese il genere era il giallo e fra i vari scrittori da lei consigliati, ho deciso di leggere un libro di Cristina Rava perché scrittrice italiana, e siccome la maggior parte dei romanzi rosa che leggo di solito sono realizzati da straniere ho preso la decisione di leggere un libro made in Italy e non è stata una cattiva idea, per niente.
Il modo in cui scrive Cristina è favoloso, mai troppo da italiano colto e classico, ma anzi da italiano quotidiano e comune a tutti.
Per non parlare del modo in cui descrive i personaggi della vicenda narrata, ha una tecnica favolosa e che pochissimi a mio parere, per quanto ne posso capire, hanno.
All'inizio del libro si conoscono i personaggi in maniera superficiale, a prima vista, come farebbe chiunque, ma andando sempre più avanti con la lettura si iniziano a conoscere davvero i singoli personaggi e ad apprezzarli o ad odiarli secondo i gusti.
Io ho adorato la figura femminile di Ardelia, all'inizio mi era un po' antipatica, ma a fine libro sentivo che una parte di lei si era insediata in me e già mi mancava.
 
Che dire, è un libro molto bello, che io ho scelto per via degli inserimenti della vita amorosa della protagonista, un pizzico di amore anche nei libri gialli che leggo non poteva mancare e l'ho scelto, inoltre, per la particolarità dei libri antichi trovati accanto al corpo senza vita di Ludovico, in quanto per me i libri nella vita sono fondamentali.
 
Insomma, la vicenda seppur all'inizio pesante e noiosa, passo dopo passo si rivela piacevole e molto molto coinvolgente, i personaggi sono descritti in modo impeccabile e spettacolare, però, già c'è un però, avrei gradito se si fosse parlato del caso leggermente di più, poiché giusto verso la fine se ne parlava in modo esaustivo.
 
Oltre quel piccolo difettuccio il libro è molto bello e lo consiglio.
Chi l'avrebbe mai detto che la lettrice compulsiva di romanzi rosa sarebbe stata entusiasta di un libro giallo e che lo avrebbe addirittura consigliato!
Nella vita tutto è possibile.
E ringrazio la mia professoressa per avermi fatto conoscere questo genere e il personaggio di Ardelia Spinola! +Mariangela Tardito 
 
Spero che questa recensione vi sia piaciuta e se così è stato mettete un +1 e condividete questo post su qualsiasi social voi vogliate.
 
Alla prossima! :)
Ora inizierò a leggere After5, torno alle mie storie d'amore, ahah!
 
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